GAZETTA LIVORNESE
Versione italiana
Pagina 4
La caduta di Garros Il racconto dei testimoni oculari

     - Eravamo ad una finestra della fattoria - mi hanno detto i due fratelli - quando abbiamo veduto venir dalla parte di Cecina l'aeroplano di Garros, che filava vertiginosamente.
     D'un tratto, (il monoplano poteva essere all'altezza di circa 200 metri) abbiamo veduto l'apparecchio piombare a picco, precipitosamente, fino all'altezza di circa 50 metri.
     La cosa è avvenuta a poca distanza da Bolgheri, a circa 3 km. da Castagneto, a circa 800 metri dalla strada ferrata.
     Erano le 5.42!
     Questi ha compreso, per fortuna, e a fermato, facendo salire quel giovane che, vestito d'una foggia strana, accanto a se.
     Il treno ha ripreso la sua corsa verso Castagneto.
     Giunto colà Garros ha così telegrafato al suo meccanico ad Orbetello:
     "Meccanico di Garros
               Orbetello.
               Aeroplano infranto causa panne motore: Ritorno Pisa. Venite immediatamente".
     Garros ha rifiutato ogni cibo e ogni conforto. Risalito sull'accelerato 1642, che ha avuto 20 minuti di ritardo, Garros è partito con noi alla volta di Pisa. Da allora, ad ora, non ha più detto nulla. -
     Era inutile ostinarsi a tormentare lo sfortunato giovane, che la delusione della sconfitta, toccata a mezzo trionfo, aveva accasciato.
     E son ridisceso, lasciando il povero sconfitto alle cure dei due fratelli Vincitori.
     Forse chi sa? Garros potrà procurarsi un nuovo aeroplano, e lottare ancora per la vittoria…

A. G. BANTI.
L'aspettativa all'ippodromo dei Parioli

     Nesti, ci telefona a ore8:

     Le notizie ricevute nella notte confermano che Garros avrebbe intrapreso la tappa Pisa-Roma, specie dopo la sua decisa risposta data ieri al comm. Mercanti:
     - Ci vedremo domani a Roma!
     Fino dalle prime ore le vie che portano all'Ippodromo dei Parioli sono percorse continuamente da automobili, da vetture e da modesti pedoni e tutti hanno un solo pensiero: penetrare nell'interno dell'Ippodromo e godersi l'esplosione di sincero entusiasmo al momento del felice atterrissage del coraggioso Garros.
     Alle ore 4,30 l'Ippodromo è già popolato e alle 6 può dirsi gremito.
     Alle ore 6 dunque, migliaia di persone scrutano il cielo nuvoloso e aspettano con ansia di vedere da un momento all'altro apparire all'orizzonte il primo aviatore, che, sebbene personalmente sconosciuto, già gode le simpatie di tutti.
     Alle 6.20 il Comitato di aviazione ha ricevuto la triste notizia della caduta di Garros avvenuta a Castagneto Carducci, frantumando il suo aeroplano.
     Tale - notizia tosto comunicata alle migliaia di intervenuti - ha prodotto profonda impressione e subito su ogni volto notavasi dipinta una profonda costernazione.
     Successive notizie hanno però tranquillizzato quella folla e tutti hanno con piacere appreso che l'aviatore era incolume.

 
Page 3Back Home BackPage 5