GAZETTA LIVORNESE
Versione italiana
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     Intanto la folla è impaziente e nervosa e quando apprende che un altro aviatore, lasciata Genova, si dirige su Pisa, si rasserena e si rassegna ad aspettare l'arrivo di questi.
     Il suo nome: Frey, è presto conosciuto, e i commenti si animano e ben presto sembra dileguato quel nervosismo prodotto dalla mattutina levata.
     A questa folla impaziente è riservata però un'altra dolorosa notizia: Frey, quando era per atterrare nell'aerodromo di San Rossore è caduto malamente ferendosi per fortuna leggermente ad un occhio.
     Però per frenare questa seconda dolorosa impressione, gli organizzatori del raid comunicano alla folla che Beaumont alle 7,30 ha spiccato il volo da Genova e vola verso Pisa.
     Egli - che fino da lunedì era il meglio quotato, si guadagna subito la simpatia della folla, che si ripromette di attenderlo, passando ai Parioli la giornata.
     Intanto ognuno pensa a rifocillarsi e i restaurant che ivi si trovano rapidamente si popolano.

Frey in rotta per Genova

     CAPOMELE, 30 [as] Dal semaforo a ore 16,30 passa velocemente Frey che vola all'altezza di 300 metri sul mare scortato dal cacciatorpediniere Nembo. Il tempo è migliorato.
     NIZZA, 30 [as] L'aviatore Frey è partito alle ore 2 30' 34'' per Genova. Il tempo è bello.
     Si annuncia che Beaumont lascerà Nizza ad ore 18.
     ONEGLIA, [as] Una folla enorme sui moli ha assistito alle ore 16,30 al passaggio di Frey. Il tempo è splendido.
     ALBENGA, [as] Frey è passato alle 16,47 vicinissimo all'altezza di circa 400 metri, precedendo verso Genova.

L'arrivo di Frey a Genova

     GENOVA, 30 [as] L'aeroplano di Frey è avvistato a Vado alle ore 17.10, ad Arenzano alle ore 17.30. Alle 17.40 la folla dalle alture comincia ad avvistarlo dalla parte di S. Pierdarena.
     Il monoplano fila velocissimo. Alle ore 17.42 appare all'altezza della Foce del Bisagno.
     La folla, immensa, assiepatasi intorno all'aerodromo, emette grida di evviva e applaude. Ad un tratto l'aeroplano, forse spinto dal vento, ritorna verso il mare e spingesi verso levante nella direzione di Portofinoculm.
     La folla rimane fortemente impressionata.
     Alle 18 meno 5, dal Lido d'Albaro si segnala l'aeroplano che fila velocissimo verso Portofinoculm. Poco dopo dal Lido d'Albaro si telefona che Frey ritorna all'aerodromo; infatti l'aeroplano riappare e con splendido viraggio gira attorno al porto e scende con volo librato, elegantissimo nel campo di atterramento, alle 17.58, fra immense acclamazioni.
     GENOVA, [as] Frey, discendendo all'aerodromo, dichiarò di non aver visto né pallone frenato né aerodromo. Si accorse dell'errore sopra Nervi, quando ricominciò a vedere sotto di sé la sfilata dei paeselli della riviera. Tornò quindi indietro e scorse allora il pallone e l'aerodromo.
     L'accoglienza fu tanto più calorosa in quanto che la folla era in pensiero per l'Aviatore.
     Ad un certo punto le staccionate cedettero e la folla invase la pista, acclamando entusiasticamente.
     La forza pubblica respinse a fatica gli invasori.
     Il cav. Coltelletti fece salire Frey sulla sua automobile e l'aviatore fece un giro d'aerodromo tra gli scroscianti applausi e le grida di: "Viva la Francia! Viva Frey!"
     Frey disse che il viaggio fu difficile sentendosi stanco.
     Partirà domani.

 
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