GAZETTA LIVORNESE
Versione italiana
Pagina 10
"BEAUMONT"
il ten. di marina francese Conneau
atterra felicemente a Roma

Nesti ci telegrafa da Roma con urgenza:
     L'aviatore Beaumont ha atterrato nell'aerodromo dei Parioli alle ore 16,10 tra entusiasmo indescrivibile della folla.
     Non posso ora, in preda alla commozione da cui siamo tutti presi, a Roma, dirvi tutta l'imponenza del trionfo che l'antica madre della latinità ha accolto l'audace figlio della Francia.

Particolari dell'atterramento
Il trionfo di Beaumont

Nesti ci telegrafa da Roma (Parioli) ore 17:
     Eccovi i particolari dell'arrivo dell'aviatore Beaumont:
     Alle 16 precise un punto nero si nota nell'orizzonte in direzione dell'estremo limite di Monte Mario.
     L'aeroplano procede sicuro verso il campo di aviazione.
     Dopo un minuto si distingue già la figura dell'aviatore che discende con volo fermo e sicuro. Prende terra dalla parte opposta delle tribune ai piedi dei colli Parioli.
     Scoppia un applauso fragoroso entusiastico nella folla. Si odono mille grida di ammirazione e di entusiasmo. Si sventolano cappelli e fazzoletti. E' una scena indimenticabile.
     Beaumont atterra precisamente alle 16 e 6 minuti.
     Tutti si precipitano verso il luogo ove Beaumont ha preso terra, rompendo con impeto furioso i cordoni delle truppe e dei carabinieri.
     L'automobile, sul quale si trovano le autorità, fila veloce verso l'aviatore, ma già migliaia di persone hanno attorniato Beaumont che è abbracciato e baciato e portato in trionfo sull'automobile.
     Le autorità raccomandano alla folla di allontanarsi poiché Beaumont ha bisogno di riposo. Tuttavia l'automobile può solo con grande difficoltà fondere la folla.
     Finalmente l'automobile giunge tra il pubblico acclamante fino alla tribuna reale.
     L'aviatore viene fatto salire e ristorato.
     In seguito alle insistenti ovazioni della folla, Beaumont si affaccia alla tribuna fra il sindaco Nathan e l'ambasciatore Barrère.
     Il sindaco pronuncia brevi parole inneggiando alla vittoria dell'aviatore venuto a portare il saluto di Parigi come pegno di fratellanza tra le due nazioni.
     Grandi applausi e grida di: "Viva Beaumont! Viva la Francia!" coronano le parole del Sindaco.
     Risponde Beaumont ringraziando l'Esercito e la Marina Italiana per il valido concorso portato colla sua impresa. Si dice lieto dei vincoli di fraternità italo-francesi che si stringono anche per le vie dell'ardire umano. Le parole di Beaumont sono acclamatissime.
     Beaumont rientra nella tribuna e legge numerosi dispacci pervenuti al suo indirizzo.
     E' salutato poi dai giornalisti italiani e francesi.
     L'aviatore appare fresco e sereno.
     Un ufficiale di Marina gli porta il saluto dei marinai italiani; l'aviatore se ne dimostra graditissimo.
     Infine Beaumont, eludendo l'attesa della folla, si reca nella vettura del conte Scheibler al "Grand Hotel".

 
Page 9Back Home